Cerca

Il Tar annulla i Tolc: bando e graduatoria illegittimi

La prima sentenza del Tar Lazio sui ricorsi avverso i Tolc Medicina accoglie e conferma l'illegittimità del bando e della graduatoria. Niente imatricolazione in sovrannumero? Vi spieghiamo perché il giudice ha sbagliato e come contestare la decisione.

La prima sentenza del Tar: Tolc illegittimi

Il Tar Lazio ha pubblicato poche ore fa la prima sentenza definitiva di uno dei ricorsi avverso i Tolc di Medicina, presentato dal nostro Studio legale e discusso lo scorso 10 gennaio e, accogliendo le censure presentate, annulla il bando e la graduatoria di merito.

“Siamo felici di questa prima vittoria e che il giudice abbia accolto le nostre tesi e le abbia ritenute fondate – spiegano gli avvocati Francesco Leone, Simona Fell, Floriana Barbata e Valentina Guddo dello studio legale Leone-Fell & C. che difendono oltre 3.500 ricorrenti – concordando con noi sull’irregolarità del bando e dell’equalizzatore”.

Scrivono i giudici: “Ritiene il Collegio che, nel caso ora in esame, il meccanismo introdotto dall’amministrazione non soddisfi le richiamate esigenze, presentando elementi di alea che, da un lato, non sono giustificati da esigenze oggettive della selezione e, dall’altro, non consentono un ordinamento degli aspiranti sulla base della sola performance, essendo la relativa posizione influenzata, in maniera anche significativa e determinante l’accesso ai corsi di laurea, dall’attribuzione di un fattore di parametrazione del punteggio che limita, in modo per ciascuno diverso, il punteggio massimo raggiungibile e che mina, pertanto, la par condicio tra i candidati. (…) Un sistema siffatto non è, dunque, idoneo ad assicurare la selezione dei candidati più meritevoli e non può, pertanto, superare il vaglio di legittimità”.

“Non siamo d’accordo con le conclusioni della sentenza – spiegano i legali – perché il diritto amministrativo in casi come questo prevede un risarcimento del danno. Il giudice, sebbene abbia annullato bando e graduatoria e decretato l’illegittimità di tutta la procedura, non ha previsto l’immatricolazione in sovrannumero. La battaglia dunque non è ancora conclusa, se i ricorrenti vorranno proporremo appello al Consiglio di Stato. Le due strade plausibili sono infatti la ripetizione della prova per tutti i candidati o l’immatricolazione in sovrannumero per i ricorrenti. Non esiste altra opzione”.

Domande frequenti

Che cosa ha stabilito la sentenza del TAR Lazio?

A seguito dello svolgimento dell’udienza del 10 gennaio, il TAR del Lazio ha accolto il nostro primo ricorso!

Il Collegio, chiamato ad esaminare la questione con la sentenza “pilota” relativa ad un nostro ricorso individuale, ha accolto le nostre tesi sulle illegittimità della prova di ammissione e per l’effetto ha disposto l’annullamento dei Decreti Ministeriali e della graduatoria nazionale di Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria a.a. 2023/2024.

In particolare, il Tar del Lazio ha censurato il meccanismo di attribuzione del punteggio equalizzato e ha stabilito che il sistema di accesso predisposto dal Ministero e dal Cisia non è idoneo ad assicurare la selezione dei candidati più meritevoli e a superare il vaglio di legittimità in quanto ha comportato una violazione della par condicio tra i candidati.

Qual è l’aspetto meno chiaro della sentenza?

Il Tar ha accolto tutte le nostre censure e siamo molto felici di essere riusciti ad ottenere tale risultato.

Le motivazioni addotte dal TAR hanno confermato le nostre argomentazioni sull’illegittimità della prova e dei punteggi attribuiti ai candidati.

Tuttavia, l’unico aspetto negativo della sentenza riguarda la mancata ammissione in soprannumero del ricorrente in quanto con tale decisione non è stato soddisfatto l’interesse sotteso al ricorso ovvero l’immatricolazione in Medicina.

Il Giudice, a nostro avviso, ha incredibilmente stabilito di poter tutelare l’interesse del ricorrente bloccando gli scorrimenti della graduatoria ed impedendo l’immatricolazione in sovrannumero. Tali decisioni, secondo il nostro punto di vista, non sono per niente condivisibili.

In altri casi relativi all’annullamento della graduatoria di ammissione, infatti, sia il TAR che il Consiglio di Stato, oltre ad aver accertato l’illegittimità della procedura, hanno disposto l’immatricolazione in sovrannumero dei ricorrenti.

In numerosi casi analoghi il Consiglio di Stato ha disposto l’immatricolazione in sovrannumero dei ricorrenti (cfr. Cds sentenza sentenze nn. 6855/2023, 11058/2023, n. 3232/2023).

Peraltro, lo stesso Consiglio di Stato in un caso simile ha condannato il Ministero al risarcimento del danno da perdita di chance per un importo pari a 10.000 euro a ricorrente, avendo riconosciuto il danno subito da parte ricorrente a causa del ritardo dell’intervenuta immatricolazione in sovrannumero nonché lo stress e l’esborso economico sopportato per la vicenda processuale (cfr. Consiglio di Stato, 30 novembre 2023, n. 10352).

Quali sono le parti che potrebbero presentare appello avverso la sentenza emessa dal TAR del Lazio?

Le parti del giudizio che potrebbero eventualmente presentare appello sono:

  • il Ministero dell’Università e della Ricerca, per contestare l’annullamento della graduatoria nazionale;

  • il Cisia, per sostenere la correttezza del meccanismo di equalizzazione della prova;

  • il ricorrente, per contestare la mancata ammissione in sovrannumero.

Quali sono le tempistiche, in caso di presentazione dell’appello, per la fissazione dell’udienza?

Dipende dalla tipologia della misura richiesta perché il Consiglio di Stato può adottare un provvedimento anche entro 1 giorno dalla proposizione dell’appello.
Di norma, la fissazione della camera di consiglio utile avviene entro 30 giorni dal deposito dell’appello.

Qual è la decisione emessa per i ricorsi collettivi trattati lo scorso 10 gennaio?

I ricorsi collettivi discussi nell’udienza pubblica dello scorso 10 gennaio, attualmente, risultano ancora “trattenuti in decisione”.
Ciò vuol dire che il Collegio sta redigendo la sentenza e che verrà pubblicata a breve.

Quando verranno decisi tutti gli altri ricorsi pendenti?

In relazione a tutti gli altri ricorsi, individuali e collettivi, attualmente pendenti innanzi il TAR del Lazio adotteremo i più opportuni strumenti processuali per chiedere la sollecita fissazione dell’udienza di merito.

Qual è il prossimo passo?

Abbiamo indetto una video conferenza per domani, venerdì 19 gennaio alle ore 11:00.
Per partecipare ti basterà cliccare a questo link!

La conferenza è riservata a voi ricorrenti: vi spiegheremo nel dettaglio perché questa prima sentenza dà ancora più forza e legittimità al nostro ricorso!



31/01/2024

Categorie

Hai bisogno di altre informazioni?

small_c_popup.png

Diffida CIG Covid - Società

Inserisci I Dati E Ricevi La Diffida Pronta Con I Tuoi Dati!

small_c_popup.png

Diffida CIG Covid - Impresa individuale

Inserisci i dati e Ricevi la diffida pronta con i tuoi dati!