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Tassista accompagna le prostitute, condannato per favoreggiamento

Tassista accompagna le prostituteTassista accompagna le prostitute, condannato per favoreggiamento

Con la sentenza 7 luglio 2016 , n. 28212, la Cassazione ha affermato la responsabilità penale di un tassista, terzo estraneo al rapporto cliente-prostituta, ove faciliti l’esercizio del meretricio.

Tassista accompagna le prostitute: è favoreggiamento

L’imputato è stato condannato per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di cui agli artt. 3, n. 8), e 4, Legge 20 febbraio 1958, n. 75, perché, accompagnando in auto abitualmente e dietro compenso (30 euro per volta) due donne sul luogo del loro meretricio, ne favoriva la prostituzione.

Tassista accompagna le prostitute: la posizione della Suprema Corte

La Suprema Corte ha ribadito che “il reato di favoreggiamento della prostituzione consiste in qualsiasi comportamento oggettivamente idoneo a facilitare consapevolmente lo svolgimento dell’attività della prostituta, indipendentemente dal fine di lucro personale dell’agente che può anche mancare, essendo connotato il reato dal dolo generico”.
Ne deriva che, quando all’accompagnamento provvede il soggetto estraneo al rapporto cliente-prostituta, la relativa condotta fa sorgere il delitto di favoreggiamento dell’altrui prostituzione, quando essa rafforzi psicologicamente la determinazione del meretricio, o l’accompagnatore svolga anche opera di sorveglianza e ponga l’auto a disposizione della donna per il compimento della sua attività, o quando la condotta non sia occasionale ma abituale o, ancora, quando l’accompagnamento costituisca una condotta funzionalmente orientata a migliorare le condizioni organizzative per l’esercizio in concreto della prostituzione con la presenza sul posto a garanzia di violenze e minacce.

Tassista accompagna le prostitute: l’accordo tra imputato e le prostitute

Nel caso di specie, in particolare, vi era stato l’accordo tra l’imputato e le prostitute stipulato per garantire a queste ultime, in modo stabile e continuativo, condizioni migliori per l’esercizio della prostituzione e, dunque, in definitiva per rendere più agevole l’attività stessa nella piena consapevolezza dello scopo della prestazione, assicurata dietro corrispettivo, trattandosi dunque di un aiuto dato alle prostitute per l’esercizio della loro attività.

14/07/2016

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