L’Ateneo di Catania ha pubblicato lo scorso 15 giugno il Bando trasferimenti da altra sede e passaggi di corso di studio per Medicina, Odontoiatria e Professioni sanitarie. Il bando è illegittimo perché preclude la partecipazione a molti studenti che avrebbero tutto il diritto di parteciparvi.
Al bando possono infatti partecipare esclusivamente coloro che:
- provengono da altri Atenei, dallo stesso corso di studio (stessa classe o corrispondente) rispetto al corso di studio richiesto, regolarmente iscritti per l’a. a. 2021-2022, i quali autocertificano che, nella sede da cui provengono, siano state verificate le conoscenze richieste per l’accesso al corso (requisitidi ammissione ai corsi di studio);
- gli studenti dell’Ateneo, regolarmente iscritti per l’a. a. 2021-2022, che chiedono il passaggio a un altro corso di studio i quali abbiano sostenuto una prova di ammissione analoga a quella prevista per il corso richiesto, per i corsi a numero programmato.
Tutti gli studenti iscritti per l’anno accademico 2021-2022 in corsi di studio diversi da quelli a numero programmato nazionale e i laureati non possono partecipare.
Il bando, infatti, del tutto illegittimamente e contrariamente a quanto previsto dal Decreto ministeriale disciplinante la materia, prevede che i laureati e gli iscritti a altro corso affine, “per iscriversi con abbreviazione ai corsi di studio a numero programmato nazionale dell’Ateneo, attivati ai sensi del D.M. 270/2004, potranno chiedere il riconoscimento dei crediti conseguiti e l’iscrizione ad anni di corso successivi al primo, subordinatamente alla disponibilità dei posti. Pertanto, nel caso in cui rimangano posti disponibili all’esito delle assegnazioni per trasferimenti e passaggi e le abbreviazioni di corso per gli studenti che hanno sostenuto la prova di ammissione per l’anno accademico 2022-2023, sarà pubblicato apposito avviso“.
Tale clausola è del tutto illegittima poiché impedisce a tutti coloro che non sono già iscritti a odontoiatria di non poter prendere parte al bando trasferimento e inoltre subordina l’eventualità di un trasferimento:
- al termine della procedura di immatricolazione alla eventuale disponibilità di posti residui (e quelli messi a bando già sono pochi!);
- all’invio di un’istanza (procedura che il Decreto ministeriale esclude categoricamente).
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23/03/2023
