È possibile richiedere l’immatricolazione a un corso di laurea a numero programmato (tra cui Professioni sanitarie, Veterinaria, Architettura, Chimica, Farmacia etc…) usufruendo dei posti destinati agli studenti extracomunitari non assegnati e dunque rimasti vacanti. A stabilirlo è una sentenza del Consiglio di Stato che ha consentito a una studentessa che aveva tentato il test d’ammissioni per Professioni sanitarie, ma non aveva raggiunto un risultato utile all’immatricolazione, di iscriversi al corso di laurea.
Poiché tali posti sono stati messi a bando e rientrano dunque nelle disponibilità degli atenei, non riassegnarli lede fortemente il diritto allo studio. Per tale ragione, il nostro studio legale ha avviato un’azione legale per consentire agli studenti non ammessi di procedere con l’immatricolazione usufruendo di tali posti rimasti vacanti.
Possono pertanto aderire al ricorso tutti gli studenti che hanno partecipato ai test d’ammissione per un corso di laurea a numero programmato (Professioni sanitarie/ Veterinaria/ Architettura/ Chimica/ Farmacia etc…) e si trovano a ridosso dell’ultimo ammesso all’iscrizione.
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10/09/2018