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Concorso Agenzia delle Entrate, domande errate contestabili

Il 24 luglio 2023 sono stati pubblicati due bandi dall'Agenzie delle Entrate per 4500 posti complessivi. Entrambe le procedure concorsuali hanno previsto lo svolgimento di un’unica prova scritta: un questionario a risposta multipla. Se hai partecipato al concorso e sei stato escluso, ti consigliamo di leggere attentamente questo articolo, il nostro team ha già riscontrato almeno 3 profili di illegittimità del bando! Pervenute in studio diverse segnalazioni su irregolarità procedurali e domande errate o fuorvianti. Contestando tali quesiti potrai reintrare tra gli idonei o ottenere un miglior posizionamento in graduatoria. Attivato uno sportello segnalazioni

Primo profilo d’illegittimità

Per quanto riguarda il primo profilo, entrambi i bandi di concorso prevedono due requisiti: l’aver conseguito un punteggio pari ad almeno 21/30 e, tramite questo, riuscire a piazzarsi in graduatoria entro il miglior 20% dei partecipanti.

A parer nostro, questa previsione contraddice la normativa nazionale, secondo la quale il punteggio di 21/30 è condizione necessaria e sufficiente per collocarsi tra gli idonei.

Il fine di una selezione pubblica, infatti, è quello di premiare il merito e garantire all’amministrazione di poter contare in un organico preparato e qualificato. Secondo i parametri dei due bandi in esame, moltissimi candidati, pur avendo conseguito l’idoneità, verranno definitivamente esclusi dalla graduatoria finale. In questo modo, non potranno essere chiamati per scorrimento, né tantomeno poter essere assegnati ad altre amministrazioni, in caso di cessione della graduatoria.

Secondo profilo d’illegittimità

 

Il secondo profilo d’illegittimità è una conseguenza del primo.

Come giustamente prevede qualsiasi bando di concorso, anche in questo caso nella domanda di partecipazione viene data la possibilità ai candidati di dichiarare di aver svolto il servizio militare, così da poter concorrere per uno dei posti riservati: entrambi i concorsi, infatti, prevedono la riserva del 30% dei posti messi a bando in favore di chi ha svolto il servizio militare.

Purtroppo molti dei candidati, nonostante abbiano ottenuto 21/30 e meritevoli di uno dei posti riservati, si sono visti esclusi. Infatti, non sono riusciti a raggiungere la soglia del 20% dei posti messi a bando.

Tutto ciò è assolutamente inaccettabile, in quanto fa venire meno il senso stesso delle quote di riserva.

Quindi, in altre parole, chi ha superato la prova con una votazione uguale o superiore al 21, non potrà godere del diritto di riserva (che per legge gli spetta) in quanto non si è collocato nella “quota” dei candidati idonei, derivante dal doppio sbarramento previsto dal bando.

Terzo profilo d’illegittimità

Il terzo profilo riguarda la differenza di trattamento tra chi ha partecipato al “SERVIZIO CIVILE” e chi ha partecipato al “SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE”.

La nuova normativa nazionale prevede, per i concorsi per personale non dirigenziale, una quota di riserva del 15% per chi ha svolto il “servizio civile universale”.

Purtroppo, tutti quelli che hanno svolto il servizio civile prima della riforma del 2017 (che ha introdotto il servizio civile universale) sono rimasti esclusivi dalla riserva.

Non si riesce a comprendere il motivo per cui l’amministrazione abbia dato la possibilità di concorrere per i posti riservati a chi ha partecipato al servizio civile universale, ma non al servizio civile. Questa disparita di trattamento, a nostro avviso, è totalmente immotivata.

Il concorso

L’Agenzia dell’Entrate ha indetto diverse procedure concorsuali nel 2023.  In particolare, questa estate ha pubblicato due bandi di concorso:

  1. Il primo volto all’assunzione di 530 unità per l’area funzionari, per i servizi di pubblicità immobiliare;
  2. Il secondo, invece, volto all’assunzione di 3970 unità per l’area funzionari, per attività tributaria.

I due concorsi, che hanno coinvolto l’intera Italia, hanno previsto lo svolgimento di una sola prova consistente in un quiz a risposta multipla composto da 70 domande, e valutato alla stregua dei seguenti criteri:

  • +0,43 per ogni risposta esatta;
  • -0,08 per ogni risposta errata;
  • 0 per ogni risposta omessa.

Ebbene i due test si sono svolti nei giorni tra il 20 e il 24 novembre e già da qualche giorno sono stati pubblicati, nella propria area riservata, dedicata alle procedure concorsuali in questione, i relativi esiti prova.

Ci sono pervenute già diverse segnalazioni riguardanti diverse irregolarità nella procedura: innanzitutto, la Commissione non ha reso noti, prima dello svolgimento della prova, i criteri di correzione delle risposte, che sono stati resi noti solo in fase di svolgimento del test.

Poi, molti di voi ci stanno segnalando la presenza di domande errate all’interno dei quiz e delle discrepanze tra le risposte fornite e quelle registrate dai tablet in uso.  Il nostro team legale si è messo già a lavoro per procedere all’esame dei questionari e delle varie irregolarità.

In particolare, alcuni di voi ci hanno segnalato la presenza, in questionari diversi, di due domande praticamente identiche, che però vengono valutate diversamente dalla Commissione:

Ecco di seguito le altre domande contestabili. Per maggiori informazioni clicca qui

Secondo il nostro team di esperti legali, le domande potranno essere contestate e chiedere quindi al TAR l’attribuzione del punteggio pieno per i quesiti.

Se anche tu hai qualche dubbio sulle domande presenti nel tuo quiz, non esitare a contattarci e ad inviarci il tuo quiz, che verrà prontamente analizzato dai nostri esperti legali.  Infatti, se nel tuo test sono effettivamente presenti domande errate, potrai proporre un ricorso al Tar e chiedere la rettifica del tuo punteggio finale: ciò ti permetterà di poter ottenere l’idoneità o, se l’hai già raggiunto, di poter migliorare la tua posizione in graduatoria.


Fai la tua SEGNALAZIONE
. Il nostro team di esperti si metterà a tua disposizione per tutelare al meglio i tuoi DIRITTI!



04/03/2024

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