La Corte di Giustizia Europea si è espressa in questi giorni, negando un risarcimento ma ha precisato che, al fine di prevenire e a sanzionare il ricorso abusivo a contratti di lavoro a tempo determinato è necessario adottare un piano straordinario di assunzioni che preveda la trasformazione di tutti i rapporti di lavoro a tempo determinato con docenti precari, attraverso il progressivo e definitivo esaurimento delle graduatorie e degli elenchi dai quali l’amministrazione attinge per l’assunzione di docenti a tempo determinato.
La partecipazione all’evento e le consulenze personalizzate sono gratuite.
I posti però sono limitati, per questo è necessario registrarsi.
Fai click qui per registrarti, ordina il biglietto per partecipare e prenota la tua consulenza personalizzata: ti aspettiamo!
“Al fine di garantire la transizione verso un nuovo sistema comportante misure destinate a prevenire e a sanzionare il ricorso abusivo a contratti di lavoro a tempo determinato – si legge nella sentenza – ha adottato un piano straordinario di assunzioni che prevede la trasformazione, nel corso dell’anno scolastico 2015/2016, di tutti i rapporti di lavoro a tempo determinato con docenti «precari», attraverso il progressivo e definitivo esaurimento delle graduatorie e degli elenchi dai quali l’amministrazione attingeva per l’assunzione di docenti a tempo determinato”.
In altre parole, la legislazione italiana prevede un solo strumento per prevenire l’abuso dei contratti a termine nel comparto scolastico, ovvero lo scorrimento delle graduatorie per titoli e servizio utilizzabili ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato. Si tratta appunto delle Gae, dalle quali però sono stati esclusi molte categorie di docenti.
Per tale ragione, il nostro studio legale ha di recente attivato un ricorso per chiedere l’inserimento nelle Gae anche dei docenti esclusi.
Per maggiori informazioni e per aderire al ricorso clicca qui
Per rimanere aggiornato iscriviti al nostro gruppo facebook “Scuola, Precariato e Concorsi”. Per informazioni, invia una mail a [email protected]
Vuoi ricevere le notizie direttamente nella tua mail? Clicca qui e iscriviti alla newsletter
10/05/2019