Secondo quanto previso dal codice dell’ordinamento militare nonché anche dal bando di concorso per la selezione di 626 allievi marescialli carabinieri, i candidati avrebbero dovuto sostenere una prova scritta che sarebbe stata considerata superata al raggiungimento della soglia di 18/30.
Ebbene, l’amministrazione, asserendo di essere stata autorizzata in tal senso dal decreto del Governo che ha disposto la c.d. semplificazione delle procedure concorsuali, per far fronte all’emergenza epidemiologica ha riformulato la prova scritta, prevedendo al posto dello svolgimento di un tema un test a risposta multipla. Tale mutamento non avrebbe arrecato danni ai partecipanti ove la procedente avesse mantenuto la soglia di idoneità fissata dalla legge, cosa che invece non è accaduta.
Difatti, in spregio alla previsione del c.o.m. e senza che vi potesse essere una ragione connessa all’epidemia in corso, l’amministrazione ha arbitrariamente ammesso al prosieguo dell’iter concorsuale solo i primi 1050 candidati in graduatoria.
Tale scelta è a nostro avviso illegittima, pertanto chiederemo per chi ha ottenuto un punteggio di almeno 18/30 l’ammissione al prosieguo dell’iter selettivo e contemporaneamente allo svolgimento delle prove attitudinali e orali che sono in corso di svolgimento e che termineranno non oltre il mese di ottobre.
Possono aderire al ricorso tutti coloro che alla prova scritta hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 18/30
Tribunale amministrativo
15 settembre 2020
Collettivo: 300 euro
(al raggiungimento di 10 adesioni)
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