Le prove di efficienza fisica (o psicofisica) e gli accertamenti sanitari servono a verificare il possesso di determinati requisiti psico-fisici da parte dei candidati. I concorrenti vengono sottoposti a test fisici e numerosi esami clinici (visite mediche generali, visite mediche specialistiche ed esami di laboratorio) che servono alla commissione esaminatrice per stabilire l’idoneità o l’inidoneità del concorrente a rivestire il ruolo per cui si sta candidando.
Non sempre, però, le valutazioni della commissione sugli accertamenti psicofisici e su quelli sanitari sono compiuti in modo legittimo e, in determinati casi, è possibile proporre ricorso al Tar al fine di ottenere l’ammissione alla prova successiva.
Il nostro studio legale ha già riportato numerose vittorie contestando proprio tali inidoneità, consentendo ai nostri ricorrenti di essere riammessi e proseguire l’iter concorsuale. Eccone alcune:
- Inidoneità psico-fisica, riammesso dopo verificazione: nostra vittoria al CdS
- Concorsi Polizia e Massa Grassa, il TAR dispone una nuova valutazione
- Concorsi Polizia e Massa Grassa, accolto il ricorso al Tar: candidato reinserito in graduatoria
- Errata valutazione di indice di massa corporea e massa grassa: nostra vittoria al Tar
- 1148 allievi agenti, inidoneo per massa grassa: il Tar dispone nuova valutazione
- 1598 Allievi Carabinieri, accertamenti sanitari: il Tar accoglie i ricorsi degli inidonei
Il giudizio di inidoneità psicofisica è inoltre contestabile quando si pone in contrasto con precedenti giudizi della medesima specie “positivi” conseguiti dai partecipanti nell’ambito di precedenti procedure concorsuali.
Chiunque abbia ottenuto un’inidoneità a seguito degli accertamenti psico-fisici in una procedura concorsuale e ritiene di aver subito un’errata valutazione può contattare il nostro studio inviando una mail a[email protected]e il nostro staff legale ne valuterà la legittimità, fornendo un parere gratuito circa l’opportunità di agire in giudizio.
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26/04/2022
